Venezia e la sua Laguna sono una conquista unica di arte, architettura e lotta contro gli elementi naturali: ma quando è diventata Venezia Patrimonio Unesco?
Il centro storico della città è situato su 118 isole della Laguna di Venezia: è attraversata da oltre 150 canali e 400 ponti.
Durante il V e VI secolo quando i profughi della campagna veneta si rifugiarono in Laguna, gli abitanti lo trasformarono in un importante centro per la navigazione nel Mediterraneo e verso l’Oriente.
L’importanza di Venezia aumentò durante le Crociate, quando come potenza marittima estese il suo dominio sulle isole dell’Egeo, Peleponesia, Creta e parte di Costantinopoli. Alla fine del 13 ° secolo, Venezia era la città più prospera di tutta Europa…oggi rimane un luogo senza tempo così conosciuto e così ben recensito che è impossibile offrire un pensiero originale di apprezzamento.
Quando Venezia è diventata Patrimonio UNESCO?
La città di Venezia e la laguna circostante sono state riconosciute come patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1987 per “l’unicità dei suoi valori culturali, costituiti da patrimonio storico, archeologico, urbanistico, architettonico, artistico ed eccezionali tradizioni culturali, integrati in uno straordinario ed eccezionale contesto ambientale, naturale e paesaggistico”.
Il sito è un paesaggio culturale che illustra il lavoro dell’uomo e della natura nel tempo, e la laguna è un eccezionale esempio di habitat semi-lacustre che protegge gli otto comuni che la sovrastano: Campagna Lupia, Cavallino Treporti, Chioggia, Codevigo, Jesolo, Mira, Musile di Piave e Quarto d’Altino.
Venezia è un bene culturale e naturale di valore unico che deve essere preservato al meglio per le generazioni future.
Venezia è una città di circa 260.000 abitanti (più di 60.000 solo nel centro storico e nelle isole lagunari) visitata da più di 30.000.000 di turisti, ogni anno. Si sviluppò in ambiente lagunare già in epoca romana.
Oggi il sito sta affrontando diverse sfide significative per far fronte agli impatti dei cambiamenti climatici, del traffico idrico, della conservazione del patrimonio costruito, dello spopolamento e dell’eccesso di turismo.